London is burning
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London is burning
Pare abbastanza chiaro come i c.d. "rivoltosi" siano in gran parte ragazzini fra i 12 ed i 18 anni, quella generazione di esclusi per eccellenza che vedono passare davanti ai loro occhi la vita degli altri, di quelli "che possono" mentre a loro è riservato un presente ed un futuro da disoccupati assistiti dai servizi sociali.
E' un problema che prima o poi dovremo affrontare anche noi, quando i genitori cassintegrati non potranno più passare laute paghette ai figli per gli happy-hour quotidiani che per il momento li mantengono storditi.
Non dimentichiamo che in UK la forbice fra povertà estrema ed estremo privilegio è sempre stata elevata, ma negli ultimi lustri, con la morte programmata del sistema produttivo interno a favore della "finanza" si è acuita non poco. La classe media in molte zone del paese è praticamente scomparsa, e questo è solo un prologo a quanto avverrà in futuro, e non solo in UK.
Un legame con le rivolte orientali e nordafricane c'è: l'uso velocissimo e sistematico dei sistemi di messaggistica come Twitter e BBM di Blackberry che consentono alle bande di ragazzi di essere sempre un passo davanti alla polizia, che infatti sta arrancando non poco.
Diciamo che le persone che non capiscono cosa sta succedendo sono almeno un poco fuori dal mondo.
Perché se si sforzassero, mentre lavorano come facciamo quasi tutti, di comprendere cosa serve per vivere in una società migliore anche per loro, capirebbero che l'avidità alla fine si ritorce contro tutti.
A meno che non si desideri vivere in un'enclave con tutti gli esclusi che premono sulle mura... ma solo un idiota vive bene così.
E' un problema che prima o poi dovremo affrontare anche noi, quando i genitori cassintegrati non potranno più passare laute paghette ai figli per gli happy-hour quotidiani che per il momento li mantengono storditi.
Non dimentichiamo che in UK la forbice fra povertà estrema ed estremo privilegio è sempre stata elevata, ma negli ultimi lustri, con la morte programmata del sistema produttivo interno a favore della "finanza" si è acuita non poco. La classe media in molte zone del paese è praticamente scomparsa, e questo è solo un prologo a quanto avverrà in futuro, e non solo in UK.
Un legame con le rivolte orientali e nordafricane c'è: l'uso velocissimo e sistematico dei sistemi di messaggistica come Twitter e BBM di Blackberry che consentono alle bande di ragazzi di essere sempre un passo davanti alla polizia, che infatti sta arrancando non poco.
Diciamo che le persone che non capiscono cosa sta succedendo sono almeno un poco fuori dal mondo.
Perché se si sforzassero, mentre lavorano come facciamo quasi tutti, di comprendere cosa serve per vivere in una società migliore anche per loro, capirebbero che l'avidità alla fine si ritorce contro tutti.
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- ZioTom
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Re: London is burning
è un problema che prima o poi ci ritroveremo anche noi a dover affrontare..
io quest'anno mi sono visto aumentare, ancora, la rata dell'università.. pubblica eh, non privata..
oltre ai vari aumenti per tutto ciò che riguarda l'automobile (benzina, bollo, assicurazioni, ipt, ...).. o agli altri aumenti in generale, ad una tassazione sempre più elevata a fronte però di un servizio immutato..
eppure ho visto più barche al mare quest'anno del solito, le macchine belle si sprecano, i beni di lusso pure.. non ci si fa mancare niente..
il problema sarà: per quanto andrà avanti così?
bisogna vedere poi se i rivoltosi in questo caso non siano i soliti cazzari che vanno in giro a far casino per passione, uniti ad una piccola parte di manifestanti.. ma non credo
io quest'anno mi sono visto aumentare, ancora, la rata dell'università.. pubblica eh, non privata..
oltre ai vari aumenti per tutto ciò che riguarda l'automobile (benzina, bollo, assicurazioni, ipt, ...).. o agli altri aumenti in generale, ad una tassazione sempre più elevata a fronte però di un servizio immutato..
eppure ho visto più barche al mare quest'anno del solito, le macchine belle si sprecano, i beni di lusso pure.. non ci si fa mancare niente..
il problema sarà: per quanto andrà avanti così?
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Re: London is burning
Fra i rivoltosi c'è sicuramente una percentuale di "cazzari", questo è fisiologico.
Ma la sperequazione fra fasce sociali in molti paesi è diventata insostenibile. La crisi economica in atto non fa che accellerare un processo inevitabile: chi prima sentiva che lavorando sodo aveva una qualche possibilità di farcela a prendere il mitico "ascensore sociale" ora si vede preclusa ogni possibilità e si rende conto benissimo che per lui non c'è futuro.
Se andiamo avanti così ci sarà una netta frattura fra un piccolo mondo di privilegiati che avranno sempre di più, ed un vasto mondo di diseredati che non avranno nulla. In una situazione simile, gli scontri sono inevitabili. Hai voglia a mettere antifurti e porte blindate, se ti bruciano la casa.
L'UK è stata negli ultimi 20 anni il laboratorio del liberismo spinto, della fine dell'industria manufatturiera e dell'ascesa della finanza speculativa. Ora i nodi vengono al pettine.
Purtroppo non è nel destino dell'uomo imparare dai propri errori, basterebbe studiare il caso Argentina degli anni '90 per evitare conseguenze ben più gravi, eppure fino ad ora mi pare che non si faccia nulla in quella direzione, anzi siamo lanciati a discreta velocità verso il baratro.
Ma la sperequazione fra fasce sociali in molti paesi è diventata insostenibile. La crisi economica in atto non fa che accellerare un processo inevitabile: chi prima sentiva che lavorando sodo aveva una qualche possibilità di farcela a prendere il mitico "ascensore sociale" ora si vede preclusa ogni possibilità e si rende conto benissimo che per lui non c'è futuro.
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- ZioTom
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Re: London is burning
qui per ora sembra il fenomeno contrario, ovvero che la sperequazione tra una classe e l'altra è inesistente..velvet ha scritto:Fra i rivoltosi c'è sicuramente una percentuale di "cazzari", questo è fisiologico.
Ma la sperequazione fra fasce sociali in molti paesi è diventata insostenibile. La crisi economica in atto non fa che accellerare un processo inevitabile: chi prima sentiva che lavorando sodo aveva una qualche possibilità di farcela a prendere il mitico "ascensore sociale" ora si vede preclusa ogni possibilità e si rende conto benissimo che per lui non c'è futuro.
Se andiamo avanti così ci sarà una netta frattura fra un piccolo mondo di privilegiati che avranno sempre di più, ed un vasto mondo di diseredati che non avranno nulla. In una situazione simile, gli scontri sono inevitabili. Hai voglia a mettere antifurti e porte blindate, se ti bruciano la casa.
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Purtroppo non è nel destino dell'uomo imparare dai propri errori, basterebbe studiare il caso Argentina degli anni '90 per evitare conseguenze ben più gravi, eppure fino ad ora mi pare che non si faccia nulla in quella direzione, anzi siamo lanciati a discreta velocità verso il baratro.
nel senso, anche gli operai (non è denigratorio) girano col 330d e pure i figli dei cassaintegrati (nemmeno) hanno l'iphone.. sembra che non vi siano ostacoli enormi tra la situazione patrimoniale e il bene da acquistare..
un po' c'è anche un "inculcamento mediatico".. ricordo la pubblicità dell'iphone 4 che recitava:"se non hai un iphone...", quasi fosse un tratto distintivo negativo.. un po' c'è anche del nostro..
e la crisi non ha frenato più di tanto la corsa frenetica agli acquisti... io sono rimasto impressionato dall'ultima tornata di saldi. avevo voglia di una camicia nuova (perchè a furia di buttare quelle che ho da 5/6 anni e a non comprarne di nuove, rimango solo con le canottiere ihih) sono andato al centro commerciale... la gente avrebbe comprato anche un tocco di m***a se fosse stato in saldo, non c'era più nulla, c'erano persone con in mano di tutto, anche cose che non avrebbero mai comprato..
preferisco infilarmi in un negozio del centro, spendere la stessa cifra e avere un prodotto superiore, i grossi centri commerciali sono specchietti ai quali abboccano un saccco di allodole..
certo è che ora io il pensiero ce lo butto spesso.. non dico che ai tempi dei miei genitori la laurea era una garanzia, ma ora..
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Re: London is burning
I figli degli operai con la 330 sono il canto del cigno di un sistema idiota che non regge più, quello di un' economia basata esclusivamente sul debito. Finiti i rimasugli del capitale accumulato dalle famiglie fino agli anni '90 ed esaurita l'ubriacatura da spritz ho idea che anche da noi inizieranno a divampare i primi falò, è solo questione di tempo.
La sperequazione è ad oggi un dato di fatto, la classe media sta velocemente arretrando verso una (relativa) povertà, mentre la classe dei privilegiati si fa sempre più ridotta nei ranghi ma sempre più ricca nei patrimoni.
I roghi di Londra ed Atene, le banlieu parigine ed il disastro argentino ci raccontano il nostro futuro, sta a noi cogliere i segnali e sterzare in tempo oppure lanciarci nel burrone in buona compagnia.
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- ZioTom
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Re: London is burning
ok, burronevelvet ha scritto:I figli degli operai con la 330 sono il canto del cigno di un sistema idiota che non regge più, quello di un' economia basata esclusivamente sul debito. Finiti i rimasugli del capitale accumulato dalle famiglie fino agli anni '90 ed esaurita l'ubriacatura da spritz ho idea che anche da noi inizieranno a divampare i primi falò, è solo questione di tempo.
La sperequazione è ad oggi un dato di fatto, la classe media sta velocemente arretrando verso una (relativa) povertà, mentre la classe dei privilegiati si fa sempre più ridotta nei ranghi ma sempre più ricca nei patrimoni.
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- MarchinoLaPeste
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Re: London is burning
Quando inizieranno le rivolte in italia sará un buon segno, perchè vorrà dire che l'italiano medio(cre) dimostrerà di non essere più un cog####e... Il mio timore è che sul breve termine ciò non accadrà.
P.s. ops... Anche io faccio parte dell'italiano medio!
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m.y. '05 9-3 2.0T Aero Cabriolet
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Re: London is burning
In questi gg i media di tutto il mondo fanno molto terrorismo (e si vede che torna utile a qualcuno) ma si parla poco della possibile soluzione.
Una crisi strutturale (iniziata 3 anni fa) si risolve solo con un intervento strutturale.
Dimnuire la spesa pubblica e alzare la pressione fiscale non basta. Bisogna rivedere il modello economico occidentale. Un economia basata sulla "crescita" ha dei limiti e li stiamo vedendo.
La soluzione immediata è (ma avranno mai le palle per farlo?) una nuova politica di redistribuzione del reddito, ovvero smobilizzo forzato dei grossi capitali finanziari da reintrodurre in circolo a livelli più bassi (con sgravi fiscali per le fasce basse e incentivi all'occupazione per le industrie).
In soldoni restituire il maltolto alla gente comune.
Da noi chi lo farà? Il Berlusca e Bossi? Bersani? Casini?

Una crisi strutturale (iniziata 3 anni fa) si risolve solo con un intervento strutturale.
Dimnuire la spesa pubblica e alzare la pressione fiscale non basta. Bisogna rivedere il modello economico occidentale. Un economia basata sulla "crescita" ha dei limiti e li stiamo vedendo.
La soluzione immediata è (ma avranno mai le palle per farlo?) una nuova politica di redistribuzione del reddito, ovvero smobilizzo forzato dei grossi capitali finanziari da reintrodurre in circolo a livelli più bassi (con sgravi fiscali per le fasce basse e incentivi all'occupazione per le industrie).
In soldoni restituire il maltolto alla gente comune.
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