Secondo me, nel valutare un basso chilometraggio di un'auto, per la quale ritengo sia forse più opportuno parlare di rapporto chilometri/anni, ci sono molti fattori. Innanzitutto il tipo di auto: una Ferrari o una Cabrio, ad esempio, essendo prevalentemente auto "secondarie" o più ludiche, è possibile abbiamo un chilometraggio mediamente più basso, e questo è positivo. Se parliamo di una berlina o una sw, può esserci stato un utilizzo sporadico o limitato, e questo può essere positivo o negativo. Negativo perché un utilizzo fatto di tratte urbane, o brevi, significa sollecitazioni della meccanica a freddo, anche sollecitazioni forti (una delle noncuranze peggiori degli automobilisti, anche degli appassionati, è quella di non attendere che gli organi "vadano in temperatura" prima di sfruttarli).
Una utilitaria, pensata per percorsi urbani o brevi, se dopo 10 anni ha 70k km è sfruttata opportunamente. Una Saab 9.5 con lo stesso chilometraggio, può essere stata usata da un pensionato che la usa solo la domenica (io sono tra questi, 10k km/anno) o da uno che ci fa 4km/giorno, e questo va meno bene. Se negli oli le diverse gradazioni stanno a dirti, come prima cosa, la viscosità alle basse temperature, cioè la capacita di proteggere più o meno alle basse temperature piuttosto che scorrere al meglio, significa che il "tipo" di chilometraggio conta moltissimo nell'ottica dell'usura.
P.s.: quante volte abbiamo assistito alla scena dell'anziano che fa un bel fuori giri a freddo perché sta uscendo dal parcheggio e non sa più cosa significhi dosare acceleratore e frizione? Eppure, ad esempio, la classica c900 di 25 anni e 90km appartenuta al pensionato ci fa sbavare come adolescenti.
Io dico che più che il "quanto" conta il "come".