Sono d'accordo con tutto cio', non è che voglio polemizzare, ma continuo a non capire le ristrettezze legislative sulle armi da fuoco legalmente detenute e la quasi totale indifferenza nei confronti di altri "strumenti" che comunque sono pericolosi quanto una pistola di piccolo e medio calibro ad esempio e possono essere acquistati detenuti e trasportati da persone che non hanno superato (sempre ad esempio) una visita medico-legale per stabilire se il soggetto è atto ad acquistare, detenere e trasportare "strumenti" pericolosi e letali ...desertstorm ha scritto:Assolutamente NO, il fucile da pesca rientra tra le categorie strumenti. Ti cito quello che il Dr Mori dice a riguardo e........fidati quello che dice quest'uomo è bibbia.marcofinnista ha scritto: ... chi ha un fucile da pesca non dovrebbe averlo regolarmente denunciato e sottoposto alla stessa legislazione delle armi da fuoco essendo comunque un'arma LETALE ????
Non sono armi, ma strumenti: i coltelli di qualsiasi genere e dimensione (vedi sopra per quelli a scatto), gli archi, le balestre, i fucili da pesca subacquea, accette, forbici, punteruoli, attrezzi sportivi delle arti marziali ecc. Vale a dire ogni strumento che può ferire, ma che è destinato in via principale ad altro scopo come strumento sportivo o di lavoro. Gli archi e le balestre non sono armi improprie se portati senza le frecce o non incordati (è chiaramente solo un trasporto).
Questi strumenti sono liberamente importabili, acquistabili, detenibili senza denunzia e trasportabili; possono essere portati solo per giustificato motivo, cioè per essere usati per la loro destinazione primaria. Il cacciatore e l’escursionista possono portare ogni tipo di coltello. Chi è uscito di casa portando l’oggetto per un giustificato motivo, è legittimato a portarlo fino a che non rientra a casa. Il porto senza giustificato motivo è punito dall’art. 4 L. 110/1975.
Non sono armi proprie, secondo la prassi della maggioranza delle questure e con piena logica, le spade, le katane, le sciabole, le shuriken, non particolarmente affilate o appuntite, da considerare o strumenti sportivi o da arredamento o da uso scenico, o complemento di divisa. Esse quindi vengono liberamente importate e vendute e non vanno denunziate.
PERQUISIZIONI: Cosa dice la giurisprudenza e la legge?
Moderatore: Consiglio Direttivo
- marcofinnista
- Socio
- Messaggi: 14752
- Iscritto il: lunedì 3 gennaio 2011, 22:27
- Località: Roma
Re: PERQUISIZIONI: Cosa dice la giurisprudenza e la legge?
ATTUALI: - 9.5og 2.0T Wagon stage4, 9.3OG cabrio 2002 Anniversary b20X stage3, AUDI TT8N 1.8T, AUDI A3 8P 1.6TDI
EX: 9.3OG Stg4, C900EP cabrio 1991 - 900talladega stg4 - 900NG Aero Stg3 - 993SE 2.0T (Taliaferro stg1) - 9.5 2.0t '98 - 9.3 NG 2.2Tid '03 - 9000CSE2.0T'93 the best
EX: 9.3OG Stg4, C900EP cabrio 1991 - 900talladega stg4 - 900NG Aero Stg3 - 993SE 2.0T (Taliaferro stg1) - 9.5 2.0t '98 - 9.3 NG 2.2Tid '03 - 9000CSE2.0T'93 the best
- desertstorm
- Consigliere
- Messaggi: 19743
- Iscritto il: sabato 23 gennaio 2010, 21:50
- Località: Napoli
- Contatta:
Re: PERQUISIZIONI: Cosa dice la giurisprudenza e la legge?
...........dubito che riusciranno mai nell'impresamarcofinnista ha scritto: Secondo me un giusto compromesso legislativo fra "armi" e "strumenti" non guasterebbe, e ci aiuterebbe a vivere tutti + tranquilli.


- avvosaab
- Utente
- Messaggi: 3316
- Iscritto il: giovedì 17 marzo 2011, 19:47
- Località: Asti, Piemonte
Re: PERQUISIZIONI: Cosa dice la giurisprudenza e la legge?
@ desertstorm: non sono d'accordo con quello che dici per quanto riguarda i coltelli, perchè la Giurisprudenza della Cassazione (ex multis Cass. pen., Sez. I, 29/04/2004, n.22285, in CED Cassazione, 2004; Cass. pen., Sez. I, 01/12/1999, n.392, Sannibale, in Cass. Pen., 2000, 2743; Cass. pen., Sez. I, 04/10/1996, n.4938, Giuliani, in Cass. Pen., 1998, 924) lo classificano come arma bianca propria, di cui è vietato il porto in modo assoluto, allorché detto oggetto è munito di lama azionata meccanicamente, mediante congegno a molla, che gli fa assumere le caratteristiche di pugnale o stiletto e non di semplice coltello, che è quello la cui lama ripiegata nel manico è estraibile soltanto con manovra manuale e non è munito di meccanismo per il quale, una volta che la lama sia estratta, la fissi rigidamente al manico.
Diverso è il concetto di coltello da caccia o da pesca, poichè la destinazione naturale non è l'offesa dell'uomo ma l'esercizio di un'attività sportiva: quindi bisogna distinguere tra coltello e coltello, anche se è sempre meglio non portarsi dierto alcuna arma, anche se si ha il porto, poichè si tratta di oggetti sempre e non solo potenzialmente pericolosi, e che possono anche aggravare le conseguenze di un'aggressione subìta (si pensi al caso in cui tu sia aggredito ed estragga la pistola o il coltello, se l'avversario ce l'ha anche lui, rischi la vita seriamente, mentre se non ce l'hai puoi non essere tentato di reagire), oppure essere un pericolo anche se detenute in casa (vedi tutti gli incidenti che succedono quando un terzo, bambino o inesperto, magari per gioco prende in mano un'arma e parte acidentalmente un colpo)
Diverso è il concetto di coltello da caccia o da pesca, poichè la destinazione naturale non è l'offesa dell'uomo ma l'esercizio di un'attività sportiva: quindi bisogna distinguere tra coltello e coltello, anche se è sempre meglio non portarsi dierto alcuna arma, anche se si ha il porto, poichè si tratta di oggetti sempre e non solo potenzialmente pericolosi, e che possono anche aggravare le conseguenze di un'aggressione subìta (si pensi al caso in cui tu sia aggredito ed estragga la pistola o il coltello, se l'avversario ce l'ha anche lui, rischi la vita seriamente, mentre se non ce l'hai puoi non essere tentato di reagire), oppure essere un pericolo anche se detenute in casa (vedi tutti gli incidenti che succedono quando un terzo, bambino o inesperto, magari per gioco prende in mano un'arma e parte acidentalmente un colpo)
attuali:SAAB 9.5og I serie Estate 3.0t asimmetrico Griffin B308E 200 hp autom.4m my '00; SAAB 9.5og II serie Sedan 2.3TS AERO B235R Stage II 250 hp autom.5m my '02
+ qualcos'altro....
+ qualcos'altro....
- desertstorm
- Consigliere
- Messaggi: 19743
- Iscritto il: sabato 23 gennaio 2010, 21:50
- Località: Napoli
- Contatta:
Re: PERQUISIZIONI: Cosa dice la giurisprudenza e la legge?
Mi spiace ma non sono d'accordo. (
) Ma come ho gia detto molto viene lasciato alla interpretazione, che viene sviluppata poi caso per caso quando vi è un contenzioso o procedimento penale in corso.
Ad ogni modo il mio pensiero (preso dal testo del codice delle armi e degli esplosivi del Dr. Mori) è questo
Armi bianche: spade, pugnali, baionette, tirapugni, bastoni animati, mazze ferrate, manganelli, storditori elettrici, bombolette lacrimogene non approvate dal Ministero dell’Interno. Le bombolette contenenti olio di peperoncino sono liberalizzate se di piccole dimensioni, ma il Ministero ufficialmente ne ha approvate solo tre marche, senza indicare i criteri tecnici seguiti. La corrente interpretazione è discutibile perché uno strumento non lesivo, utilizzabile anche per respingere aggressioni di animali, dovrebbe essere considerato strumento atto ad offendere.
Per la Cassazione sono armi i coltelli a scatto non i coltelli a cui faccio riferimento nel post sopra che possono essere anche quelli da cucina;
per le questure, i coltelli a scatto , sono di libera vendita(VM18) e si trovano in ogni coltelleria; nel dubbio è meglio non acquistarli oppure acquistarli con porto d’armi e denunziarli, senza mai portarli. Si tenga presente che molte armi bianche sono in libera vendita in negozi sportivi o su internet senza che nessuna autorità intervenga e che è cosa ingiusta denunziare il detentore senza procedere anche contro il venditore o importatore.
Se anteriori al 1890 sono considerate armi antiche.
Come gia scritto invece:
Strumenti atti ad offendere (armi improprie). Non sono armi, ma strumenti: i coltelli di qualsiasi genere e dimensione (vedi sopra per quelli a scatto, che sono ben altra cosa), gli archi, le balestre, i fucili da pesca subacquea, accette, forbici, punteruoli, attrezzi sportivi delle arti marziali ecc. Vale a dire ogni strumento che può ferire, ma che è destinato in via principale ad altro scopo come strumento sportivo o di lavoro. Gli archi e le balestre non sono armi improprie se portati senza le frecce o non incordati (è chiaramente solo un trasporto).
Questi strumenti sono liberamente importabili, acquistabili, detenibili senza denunzia e trasportabili; possono essere portati solo per giustificato motivo, cioè per essere usati per la loro destinazione primaria. Il cacciatore e l’escursionista possono portare ogni tipo di coltello. Chi è uscito di casa portando l’oggetto per un giustificato motivo, è legittimato a portarlo fino a che non rientra a casa. Il porto senza giustificato motivo è punito dall’art. 4 L. 110/1975.
Non sono armi proprie, secondo la prassi della maggioranza delle questure e con piena logica, le spade, le katane, le sciabole, le shuriken, non particolarmente affilate o appuntite, da considerare o strumenti sportivi o da arredamento o da uso scenico, o complemento di divisa. Esse quindi vengono liberamente importate e vendute e non vanno denunziate.
La cassazione non può fare di tutta un'erba un fascio. Secondo me non è possibile considerare i coltelli da cucina o le forbici per esempio un arma bianca
Se mi reco dall'arrotino con un coltello per il prosciutto da 30 cm e mi fermano, cosa mi fanno? Mi denunciano per porto abusivo di arma bianca?
Comunque Andrea, so che la dottrina giurisprudenziale in questo ambito e assolutamente vasta e lascia molto spazio alla interpretazione, diciamo che potremmo scirvere pagine e pagine di topic
.
Poi ci si mette la cassazione............ma ricordiamoci che spesso (purtroppo) , come dice l'illustre dr. Mori, le sentenze in materia d'armi emesse dal cassazione sono spesso decise da persone/Giudici che di armi non capiscono assolutamente nulla. E credimi Andrea il mondo delle armi e cosi immenso che i veri e profondi conoscitori sono pochissimi

Ad ogni modo il mio pensiero (preso dal testo del codice delle armi e degli esplosivi del Dr. Mori) è questo
Armi bianche: spade, pugnali, baionette, tirapugni, bastoni animati, mazze ferrate, manganelli, storditori elettrici, bombolette lacrimogene non approvate dal Ministero dell’Interno. Le bombolette contenenti olio di peperoncino sono liberalizzate se di piccole dimensioni, ma il Ministero ufficialmente ne ha approvate solo tre marche, senza indicare i criteri tecnici seguiti. La corrente interpretazione è discutibile perché uno strumento non lesivo, utilizzabile anche per respingere aggressioni di animali, dovrebbe essere considerato strumento atto ad offendere.
Per la Cassazione sono armi i coltelli a scatto non i coltelli a cui faccio riferimento nel post sopra che possono essere anche quelli da cucina;
per le questure, i coltelli a scatto , sono di libera vendita(VM18) e si trovano in ogni coltelleria; nel dubbio è meglio non acquistarli oppure acquistarli con porto d’armi e denunziarli, senza mai portarli. Si tenga presente che molte armi bianche sono in libera vendita in negozi sportivi o su internet senza che nessuna autorità intervenga e che è cosa ingiusta denunziare il detentore senza procedere anche contro il venditore o importatore.
Se anteriori al 1890 sono considerate armi antiche.
Come gia scritto invece:
Strumenti atti ad offendere (armi improprie). Non sono armi, ma strumenti: i coltelli di qualsiasi genere e dimensione (vedi sopra per quelli a scatto, che sono ben altra cosa), gli archi, le balestre, i fucili da pesca subacquea, accette, forbici, punteruoli, attrezzi sportivi delle arti marziali ecc. Vale a dire ogni strumento che può ferire, ma che è destinato in via principale ad altro scopo come strumento sportivo o di lavoro. Gli archi e le balestre non sono armi improprie se portati senza le frecce o non incordati (è chiaramente solo un trasporto).
Questi strumenti sono liberamente importabili, acquistabili, detenibili senza denunzia e trasportabili; possono essere portati solo per giustificato motivo, cioè per essere usati per la loro destinazione primaria. Il cacciatore e l’escursionista possono portare ogni tipo di coltello. Chi è uscito di casa portando l’oggetto per un giustificato motivo, è legittimato a portarlo fino a che non rientra a casa. Il porto senza giustificato motivo è punito dall’art. 4 L. 110/1975.
Non sono armi proprie, secondo la prassi della maggioranza delle questure e con piena logica, le spade, le katane, le sciabole, le shuriken, non particolarmente affilate o appuntite, da considerare o strumenti sportivi o da arredamento o da uso scenico, o complemento di divisa. Esse quindi vengono liberamente importate e vendute e non vanno denunziate.
La cassazione non può fare di tutta un'erba un fascio. Secondo me non è possibile considerare i coltelli da cucina o le forbici per esempio un arma bianca
Se mi reco dall'arrotino con un coltello per il prosciutto da 30 cm e mi fermano, cosa mi fanno? Mi denunciano per porto abusivo di arma bianca?
Comunque Andrea, so che la dottrina giurisprudenziale in questo ambito e assolutamente vasta e lascia molto spazio alla interpretazione, diciamo che potremmo scirvere pagine e pagine di topic


Poi ci si mette la cassazione............ma ricordiamoci che spesso (purtroppo) , come dice l'illustre dr. Mori, le sentenze in materia d'armi emesse dal cassazione sono spesso decise da persone/Giudici che di armi non capiscono assolutamente nulla. E credimi Andrea il mondo delle armi e cosi immenso che i veri e profondi conoscitori sono pochissimi

- avvosaab
- Utente
- Messaggi: 3316
- Iscritto il: giovedì 17 marzo 2011, 19:47
- Località: Asti, Piemonte
Re: PERQUISIZIONI: Cosa dice la giurisprudenza e la legge?
ALT
Io non ho parlato di coltelli da cucina, ma di pugnali e stiletti, che sono ben altra cosa!!!
Quando tu parli di coltelli di ogni forma e dimensione, devi fare attenzione, perchè è troppo generalistico, poichè in tale ambito sono ricompresi, per esempio, addirittura anche le katane, che sono considerati oggetti ad offendere, il cui porto ingiustificato è punito, ma non alla stregua di un pugnale (che pure è più piccolo), oppure i coltelli da caccia o pesca, che sempre rientrano, al pari delle katane (o delle sciabole da parata) nel novero di cui sopra, e così pure le baionette, i pugnali e gli stiletti (che sono considerati armi a tutti gli effetti, ed il cui porto è assolutamente vietato), i coltelli a serramanico (come sopra), e i coltelli da cucina, che ad esempio, per Cass. pen., 25/09/1985, Bianucci, in Giur. It., 1986, II, 393 sono parificati ad oggetti atti ad offendere il cui solo porto ingiustificato è sanzionato, "dovendosi identificare il motivo giustificativo del porto di tali armi soltanto nello scopo determinato da particolari esigenze del portatore perfettamente corrispondenti a regole comportamentali lecite e correntemente seguite ed accettate (fattispecie relativa a porto ingiustificato di coltello da cucina)".
Quando disserti sulle decisioni della Cassazione, non posso che darti ragione, però, purtropo, allorchè si presenta un fatto di penale rilevanza, bisogna, in primo luogo aver conto di quelli che sono i precedenti Giurisprudenziali (id est, in primo luogo, le Sentenze della Cassazione), poichè i Giudici di merito, usualmente, si uniformeranno ai dicta della Suprema Corte; certo, è vero, la Giurisprudenza può (e vivaddio deve) essere cambiata, poichè si parla, appunto, di "diritto vivente", cioè di Diritto che tien conto dell'evolversi della società e dei costumi, nonchè del pensiero (si veda ad esempio quanto detto in tema di balestre, ma si potrebbe anche parlare dei fucili o pistole ad avancarica, ad esempio); però questi discorsi hanno carattere recessivo, nel senso che innanzi tutto si andrà a cercare, nell'ambito di un processo, qual'è l'orientamento costante della Giurisprudenza (e - perdonami - ma in una difesa, è questo che conta principalmente, per cercare di vincere la causa, le dissertazioni di Dottrina, servono, per far cambiare opinione - quando ci si riesce -).
Devi capire, ma questo è un aspetto che non puoi notare se non sei addentro, che in barba al precetto costituzionale della presunzione d'innocenza, e dei principi del processo accusatorio, la mentalità del Magistrato penale è ancora quella del processo inquisitorio (e vige il principio non scritto - così almeno nella più parte delle aule di giustizia - della colpevolezza fino a prova contraria), dove il Giudice si immedesima troppo spesso con la pubblica accusa (le eccezioni ci sono, ma sono - appunto - eccezioni).
Ciò almeno nei Giudizi di merito (soprattutto in Primo Grado, dove il Giudice non si fa troppo scrupolo, perchè tanto, pensa, c'è ancora l'Appello e la Cassazione), perchè la Giurisprudenza di Legittimità, seppur tendente sempre ad interpretazioni quanto più possibile restrittive, ha una mentalità più consona ai precetti costituzionali (non solo in teoria ma anche in pratica), forse per il fatto che quello di Legittimità è un processo........ sulla carta, dove solo raramente compare l'imputato e dove mai viene ascoltata l'eventuale parte offesa (che spesso non è tale), con conseguente impossibilità di "impressione" del Giudice (che è pur sempre un uomo, e come tale soggetto alle inclinazioni, simpatie, antipatie di tutti gli uomini).
PS
Non fare confusione tra il concetto di "porto" e quello di "detenzione", quando parli della vendita dei coltelli a scatto, perchè una cosa è detenere nell'abitazione un'arma (sia essa bianca o no) e ben altra è "portarla": tu che sei esperto, ben sai la differente normativa in tema di detenzione e di porto, e sai benissimo che per detenere semplicemente un'arma (peccato che non la possa usare) basta la semplice denuncia all'Autorità di PS, mentre per il porto, e solo per il porto, è necessario il cd. "porto d'armi" (sia esso per uso sportivo o per difesa personale, poco importa).
Vero, senza il permesso di porto, non puoi neppure andare al poligono, ma per detenerla, semplicemente, non è necessario.
Poi, io ribadisco il mio pensiero: meglio non avere il problema, e non avere armi (bianche, nere, a pallini che siano), portano solo guai (questo è l'unico porto che per me riguarda le armi).

Quando tu parli di coltelli di ogni forma e dimensione, devi fare attenzione, perchè è troppo generalistico, poichè in tale ambito sono ricompresi, per esempio, addirittura anche le katane, che sono considerati oggetti ad offendere, il cui porto ingiustificato è punito, ma non alla stregua di un pugnale (che pure è più piccolo), oppure i coltelli da caccia o pesca, che sempre rientrano, al pari delle katane (o delle sciabole da parata) nel novero di cui sopra, e così pure le baionette, i pugnali e gli stiletti (che sono considerati armi a tutti gli effetti, ed il cui porto è assolutamente vietato), i coltelli a serramanico (come sopra), e i coltelli da cucina, che ad esempio, per Cass. pen., 25/09/1985, Bianucci, in Giur. It., 1986, II, 393 sono parificati ad oggetti atti ad offendere il cui solo porto ingiustificato è sanzionato, "dovendosi identificare il motivo giustificativo del porto di tali armi soltanto nello scopo determinato da particolari esigenze del portatore perfettamente corrispondenti a regole comportamentali lecite e correntemente seguite ed accettate (fattispecie relativa a porto ingiustificato di coltello da cucina)".
Quando disserti sulle decisioni della Cassazione, non posso che darti ragione, però, purtropo, allorchè si presenta un fatto di penale rilevanza, bisogna, in primo luogo aver conto di quelli che sono i precedenti Giurisprudenziali (id est, in primo luogo, le Sentenze della Cassazione), poichè i Giudici di merito, usualmente, si uniformeranno ai dicta della Suprema Corte; certo, è vero, la Giurisprudenza può (e vivaddio deve) essere cambiata, poichè si parla, appunto, di "diritto vivente", cioè di Diritto che tien conto dell'evolversi della società e dei costumi, nonchè del pensiero (si veda ad esempio quanto detto in tema di balestre, ma si potrebbe anche parlare dei fucili o pistole ad avancarica, ad esempio); però questi discorsi hanno carattere recessivo, nel senso che innanzi tutto si andrà a cercare, nell'ambito di un processo, qual'è l'orientamento costante della Giurisprudenza (e - perdonami - ma in una difesa, è questo che conta principalmente, per cercare di vincere la causa, le dissertazioni di Dottrina, servono, per far cambiare opinione - quando ci si riesce -).
Devi capire, ma questo è un aspetto che non puoi notare se non sei addentro, che in barba al precetto costituzionale della presunzione d'innocenza, e dei principi del processo accusatorio, la mentalità del Magistrato penale è ancora quella del processo inquisitorio (e vige il principio non scritto - così almeno nella più parte delle aule di giustizia - della colpevolezza fino a prova contraria), dove il Giudice si immedesima troppo spesso con la pubblica accusa (le eccezioni ci sono, ma sono - appunto - eccezioni).
Ciò almeno nei Giudizi di merito (soprattutto in Primo Grado, dove il Giudice non si fa troppo scrupolo, perchè tanto, pensa, c'è ancora l'Appello e la Cassazione), perchè la Giurisprudenza di Legittimità, seppur tendente sempre ad interpretazioni quanto più possibile restrittive, ha una mentalità più consona ai precetti costituzionali (non solo in teoria ma anche in pratica), forse per il fatto che quello di Legittimità è un processo........ sulla carta, dove solo raramente compare l'imputato e dove mai viene ascoltata l'eventuale parte offesa (che spesso non è tale), con conseguente impossibilità di "impressione" del Giudice (che è pur sempre un uomo, e come tale soggetto alle inclinazioni, simpatie, antipatie di tutti gli uomini).
PS
Non fare confusione tra il concetto di "porto" e quello di "detenzione", quando parli della vendita dei coltelli a scatto, perchè una cosa è detenere nell'abitazione un'arma (sia essa bianca o no) e ben altra è "portarla": tu che sei esperto, ben sai la differente normativa in tema di detenzione e di porto, e sai benissimo che per detenere semplicemente un'arma (peccato che non la possa usare) basta la semplice denuncia all'Autorità di PS, mentre per il porto, e solo per il porto, è necessario il cd. "porto d'armi" (sia esso per uso sportivo o per difesa personale, poco importa).
Vero, senza il permesso di porto, non puoi neppure andare al poligono, ma per detenerla, semplicemente, non è necessario.
Poi, io ribadisco il mio pensiero: meglio non avere il problema, e non avere armi (bianche, nere, a pallini che siano), portano solo guai (questo è l'unico porto che per me riguarda le armi).
attuali:SAAB 9.5og I serie Estate 3.0t asimmetrico Griffin B308E 200 hp autom.4m my '00; SAAB 9.5og II serie Sedan 2.3TS AERO B235R Stage II 250 hp autom.5m my '02
+ qualcos'altro....
+ qualcos'altro....
- desertstorm
- Consigliere
- Messaggi: 19743
- Iscritto il: sabato 23 gennaio 2010, 21:50
- Località: Napoli
- Contatta:
Re: PERQUISIZIONI: Cosa dice la giurisprudenza e la legge?
Bhe anch'io non ho parlato di pugnali quando parlavo di strumenti atti ad offendere , ma di coltelli che siano essi da cucina o da boyscout rimangono pur sempre strumenti atti ad offendere e non armi bianche come asserisce la cassazione. Per amor del cielo la cassazione è la cassazione, ma io rimango di parere diverso.avvosaab ha scritto: ALT Io non ho parlato di coltelli da cucina, ma di pugnali e stiletti, che sono ben altra cosa!!!
Comunque mi fa piacere discutere con te

Concordo con una buona parte del discorso, ma non con tutta

Infine rispondo a questo:
Tu ragioni cosi perche rapporti le armi alla criminalità ed alla violenza in generale, ed in parte, in questo mondo, non posso che dartene atto.avvosaab ha scritto:Poi, io ribadisco il mio pensiero: meglio non avere il problema, e non avere armi (bianche, nere, a pallini che siano), portano solo guai (questo è l'unico porto che per me riguarda le armi).
Io invece che non le rapporto alla violenza, quando penso alle armi la mia mente va subito al poligono e allo sport del tiro dinamico ed alle belle mattinate domenicali che trascorro insieme ai miei amici a sparare a bersagli, palloncini e sassi divertendoci un botto



- avvosaab
- Utente
- Messaggi: 3316
- Iscritto il: giovedì 17 marzo 2011, 19:47
- Località: Asti, Piemonte
Re: PERQUISIZIONI: Cosa dice la giurisprudenza e la legge?
Desert, anche a me fa molto piacere interloquire con te, perchè è molto appagante poter confrontare le proprie opinioni con terze persone, che non necessariamente la pensino come te (e parlo in materia di armi, per esempio, ma potrei dire anche di altro, non nei tuoi riguardi, perchè, per ora non abbiamo avuto modo di confrontarci su temi diversi, per esempio di nucleare)
.
Solo che volevo spiegarti il perchè io abbia affrontato questo tema in questo modo: ho cercato di evitare troppa teoria, perchè un conto è la dissertazione sui massimi sistemi, ed allora vanno bene le discussioni in punta di coltello(
ab ovo
) sulle differenti linee dottrinarie, un'altra è una infarinatura (perchè - come tu mi insegni - il campo delle armi è talmente vaso e complesso che si dovrebe scrivere un trattato, se bastasse) pratica della prassi seguita nelle aule di Giustizia.
Ora, io cerco di essere molto pragmatico, perchè, quello che conta, nel momento in cui ci si trova in una (spiacevole) situazione processuale, è quella di ottenere il miglior risultato con il minor rischio; intanto perchè non giochi con la tua pelle ma con quella del tuo assistito, quindi perchè un processo lungo è anche un processo costoso, e spesso si deve fare il conto anche con il vil denaro (e con la ritrosia - o l'impossibilità - dell'assistito a tirarlo fuori), quindi ciò che si fa nella pratica è quella di cercare di ottenere il meglio (non dico sempre un'assoluzione, perchè spesso limitare i danni è già una vittoria, e molto grossa) con l'ottimizzazione dei tempi (anche perchè non c'è solo un processo da guardare e la giornata ha sempre e comunque 24 ore).
Lo scrupolo spesso porta ad evitare situazioni di potenziale incertezza che potrebbero nuocere all'assistito (ovvio, gli si fa presente il rischio delle varie opzioni, e si vede quale strada esso è disposto a percorrere, ma neppure la sua disponibilità è vincolante, perchè l'ultima parola spetta al difensore, che ha l'obbligo specifico di agìre per il meglio nei confronti del proprio assistito, anche contro la sua volontà - ciò perchè il difensore ha la necessaria terzietà e non coinvolgimento che gli permettono di meglio valutare i potenziali rischi di una strategia, piuttosto che di un'altra - ).
Spero diaverti chiarito perchè sono stato un po' critico con certe tue affermazioni, non per spirito polemico, ma per mera esperienza pratica
.
In ultimo, perdonami, ma continuo a non condividere la tua passione per le armi, perchè ciò che contesto loro è di non essere state create per colpire palloncini o sassi, ma per ferire o uccidere esseri viventi; in conseguenza di ciò, a mio modo di vedere, tutto quanto nasce o viene concepito per sopprimere una vita (o per metterla in pericolo), è qualcosa che inevitabilmente porta guai, ed è qualcosa da cui tenersi lontato.

Solo che volevo spiegarti il perchè io abbia affrontato questo tema in questo modo: ho cercato di evitare troppa teoria, perchè un conto è la dissertazione sui massimi sistemi, ed allora vanno bene le discussioni in punta di coltello(




Ora, io cerco di essere molto pragmatico, perchè, quello che conta, nel momento in cui ci si trova in una (spiacevole) situazione processuale, è quella di ottenere il miglior risultato con il minor rischio; intanto perchè non giochi con la tua pelle ma con quella del tuo assistito, quindi perchè un processo lungo è anche un processo costoso, e spesso si deve fare il conto anche con il vil denaro (e con la ritrosia - o l'impossibilità - dell'assistito a tirarlo fuori), quindi ciò che si fa nella pratica è quella di cercare di ottenere il meglio (non dico sempre un'assoluzione, perchè spesso limitare i danni è già una vittoria, e molto grossa) con l'ottimizzazione dei tempi (anche perchè non c'è solo un processo da guardare e la giornata ha sempre e comunque 24 ore).
Lo scrupolo spesso porta ad evitare situazioni di potenziale incertezza che potrebbero nuocere all'assistito (ovvio, gli si fa presente il rischio delle varie opzioni, e si vede quale strada esso è disposto a percorrere, ma neppure la sua disponibilità è vincolante, perchè l'ultima parola spetta al difensore, che ha l'obbligo specifico di agìre per il meglio nei confronti del proprio assistito, anche contro la sua volontà - ciò perchè il difensore ha la necessaria terzietà e non coinvolgimento che gli permettono di meglio valutare i potenziali rischi di una strategia, piuttosto che di un'altra - ).
Spero diaverti chiarito perchè sono stato un po' critico con certe tue affermazioni, non per spirito polemico, ma per mera esperienza pratica

In ultimo, perdonami, ma continuo a non condividere la tua passione per le armi, perchè ciò che contesto loro è di non essere state create per colpire palloncini o sassi, ma per ferire o uccidere esseri viventi; in conseguenza di ciò, a mio modo di vedere, tutto quanto nasce o viene concepito per sopprimere una vita (o per metterla in pericolo), è qualcosa che inevitabilmente porta guai, ed è qualcosa da cui tenersi lontato.
attuali:SAAB 9.5og I serie Estate 3.0t asimmetrico Griffin B308E 200 hp autom.4m my '00; SAAB 9.5og II serie Sedan 2.3TS AERO B235R Stage II 250 hp autom.5m my '02
+ qualcos'altro....
+ qualcos'altro....
- desertstorm
- Consigliere
- Messaggi: 19743
- Iscritto il: sabato 23 gennaio 2010, 21:50
- Località: Napoli
- Contatta:
Re: PERQUISIZIONI: Cosa dice la giurisprudenza e la legge?
Continueremo dal vivo alla prima occasione utile
Comunque grazie mille per tutte le informazioni che mi hai dato e di cui cercherò di far tesoro
P.S.: Appena vieni a Napoli ti faccio sparare la .50 (al poligono naturalmente
)



Comunque grazie mille per tutte le informazioni che mi hai dato e di cui cercherò di far tesoro

P.S.: Appena vieni a Napoli ti faccio sparare la .50 (al poligono naturalmente







- avvosaab
- Utente
- Messaggi: 3316
- Iscritto il: giovedì 17 marzo 2011, 19:47
- Località: Asti, Piemonte
Re: PERQUISIZIONI: Cosa dice la giurisprudenza e la legge?
Ti ringrazio molto, spero che continueremo a parlare e discutere dal vivo (anche di altro
): comunque quando vengo a napoli, l'unica cosa che posso sparare, sono i fuochi........ (io ho proprio il terrore delle armi, tutte le armi).
Beh, potrei fare un'eccezione per qualche castagnola (dolce s'intende)


Beh, potrei fare un'eccezione per qualche castagnola (dolce s'intende)
attuali:SAAB 9.5og I serie Estate 3.0t asimmetrico Griffin B308E 200 hp autom.4m my '00; SAAB 9.5og II serie Sedan 2.3TS AERO B235R Stage II 250 hp autom.5m my '02
+ qualcos'altro....
+ qualcos'altro....
- desertstorm
- Consigliere
- Messaggi: 19743
- Iscritto il: sabato 23 gennaio 2010, 21:50
- Località: Napoli
- Contatta:
Re: PERQUISIZIONI: Cosa dice la giurisprudenza e la legge?
Ecco invece per me è proprio il contrario, sembrerà strano per un Napoletano, ma ho il terrore dei botti, tutti anche le botticelle che danno ai bimbi, infatti in vita mia non ho sparato mai mai mai un botto manco i bengala ho mai toccato, al massimo ho tenuto in mano le "stelletelle" di nataleavvosaab ha scritto:, l'unica cosa che posso sparare, sono i fuochi........ (io ho proprio il terrore delle armi, tutte le armi).








- marcofinnista
- Socio
- Messaggi: 14752
- Iscritto il: lunedì 3 gennaio 2011, 22:27
- Località: Roma
Re: PERQUISIZIONI: Cosa dice la giurisprudenza e la legge?
Io pure c'ho il terrore dei botti, le pistole ed i fucili non sparano finche' non premi il grilletto, certi botti invece ti fanno salta' via le mani o le dita e non sai manco come hai fattodesertstorm ha scritto:Ecco invece per me è proprio il contrario, sembrerà strano per un Napoletano, ma ho il terrore dei botti, tutti anche le botticelle che danno ai bimbi, infatti in vita mia non ho sparato mai mai mai un botto manco i bengala ho mai toccato, al massimo ho tenuto in mano le "stelletelle" di nataleavvosaab ha scritto:, l'unica cosa che posso sparare, sono i fuochi........ (io ho proprio il terrore delle armi, tutte le armi).
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
ATTUALI: - 9.5og 2.0T Wagon stage4, 9.3OG cabrio 2002 Anniversary b20X stage3, AUDI TT8N 1.8T, AUDI A3 8P 1.6TDI
EX: 9.3OG Stg4, C900EP cabrio 1991 - 900talladega stg4 - 900NG Aero Stg3 - 993SE 2.0T (Taliaferro stg1) - 9.5 2.0t '98 - 9.3 NG 2.2Tid '03 - 9000CSE2.0T'93 the best
EX: 9.3OG Stg4, C900EP cabrio 1991 - 900talladega stg4 - 900NG Aero Stg3 - 993SE 2.0T (Taliaferro stg1) - 9.5 2.0t '98 - 9.3 NG 2.2Tid '03 - 9000CSE2.0T'93 the best
- desertstorm
- Consigliere
- Messaggi: 19743
- Iscritto il: sabato 23 gennaio 2010, 21:50
- Località: Napoli
- Contatta:
Re: PERQUISIZIONI: Cosa dice la giurisprudenza e la legge?
mmmmm.......non proprio.desertstorm ha scritto: le pistole ed i fucili non sparano finche' non premi il grilletto
In alcuni tipi di arma ed in determinate condizioni si puo avere l'esplosione della munizione anche senza la pressione del grilletto e quindi della mano umana.
Uno dei più noti è lo slam-fire ma un colpo può esplodere da solo anche in altra situazione.
Sono casi estremamente rari ma quando accadono possono ammazzare.
Per questo il colpo in canna lo si carica solo al momento dell'uso. E dal quel momento l'arma va sempre e solo direzionata sulla linea di tiro.

- avvosaab
- Utente
- Messaggi: 3316
- Iscritto il: giovedì 17 marzo 2011, 19:47
- Località: Asti, Piemonte
Re: PERQUISIZIONI: Cosa dice la giurisprudenza e la legge?
Desert, vedi che è come dico io, sono giochi pericolosi (per non dire mortali!!).
Aproposito, io sapevo che la Mauser (machinpistole) aveva questo problema, nel senso che una volta sparato per un po', si correva il rischio che il calore prodotto dalla raffica, facesse partire un colpo senza premere il grilletto (ma si parla della I Guerra mondiale).
Aproposito, io sapevo che la Mauser (machinpistole) aveva questo problema, nel senso che una volta sparato per un po', si correva il rischio che il calore prodotto dalla raffica, facesse partire un colpo senza premere il grilletto (ma si parla della I Guerra mondiale).
attuali:SAAB 9.5og I serie Estate 3.0t asimmetrico Griffin B308E 200 hp autom.4m my '00; SAAB 9.5og II serie Sedan 2.3TS AERO B235R Stage II 250 hp autom.5m my '02
+ qualcos'altro....
+ qualcos'altro....
- desertstorm
- Consigliere
- Messaggi: 19743
- Iscritto il: sabato 23 gennaio 2010, 21:50
- Località: Napoli
- Contatta:
Re: PERQUISIZIONI: Cosa dice la giurisprudenza e la legge?
Mmmmm niente male avvocato, vedo che sei addentro anche tu ehh??avvosaab ha scritto:.......Aproposito, io sapevo che la Mauser (machinpistole) aveva questo problema, nel senso che una volta sparato per un po', si correva il rischio che il calore prodotto dalla raffica, facesse partire un colpo senza premere il grilletto .........






- avvosaab
- Utente
- Messaggi: 3316
- Iscritto il: giovedì 17 marzo 2011, 19:47
- Località: Asti, Piemonte
Re: PERQUISIZIONI: Cosa dice la giurisprudenza e la legge?
Il fatto che non ami le armi (anzi che ne abbia una paura fo***ta) non vuol dire che non ne abbia letto nulla in vita mia.
Non sono mai andato sulla Luna, ma so che è un satellite della Terra

Non sono mai andato sulla Luna, ma so che è un satellite della Terra







attuali:SAAB 9.5og I serie Estate 3.0t asimmetrico Griffin B308E 200 hp autom.4m my '00; SAAB 9.5og II serie Sedan 2.3TS AERO B235R Stage II 250 hp autom.5m my '02
+ qualcos'altro....
+ qualcos'altro....
- desertstorm
- Consigliere
- Messaggi: 19743
- Iscritto il: sabato 23 gennaio 2010, 21:50
- Località: Napoli
- Contatta:
Re: PERQUISIZIONI: Cosa dice la giurisprudenza e la legge?



Le conoscenze da apprendere sono cosi tante e vaste al mondo, che non è da molti andarsi a scovare i particolari. Anche perche per quelli poi ci vuole anche una certa passione ........e non si puo, (non si riesce) ad avere passione e tempo per apprendere tutto




Bravo! Se mi fanno una perquisizione mi faccio difendere da te






- rockprogressivo
- Utente
- Messaggi: 141
- Iscritto il: giovedì 31 dicembre 2009, 11:05
- Località: GENOVA
Re: PERQUISIZIONI: Cosa dice la giurisprudenza e la legge?
devo dire che considero le armi da sparo in generale "tecnicamente" interessanti, anche se non ne ho alcuna passione.
Non avendo avuto mai alcun contatto con esse prima del servizio militare (non ho nemmeno cacciatori in famiglia...) non le avevo mai prese in considerazione, però poi al corso ufficiali, nel lontano 1990, ho dovuto per forza farmene una discreta indigestione.... dopo i primi timori - e devo dire che la prima volta che ho toccato il FAL ho pensato che quello strumento serviva a togliere delle vite umane dal mondo e ciò mi ha fatto venire un pò di groppo in gola
- e dopo l'uso quasi quotidiano era diventato familiare come il coltello e la forchetta...
Ora ne ho una per lavoro (98FS) che porto dietro rarissimamente...
Tornando al discorso iniziale, come già accennato da altri, le norme sulle armi, ma in generale tutte le norme riguardanti la pubblica sicurezza, sono sempre un pò figlie del loro tempo, si può comprendere come una legge emanata in periodo di terrorismo possa stringere molto i cerchi su aspetti legati al possesso, detenzione e traffico di armi, che poi si mantengono nei tempi successivi. Stesso discorso vale per il controllo sull'identità delle persone ecc...
DIpende un pò qual'è l'emergenza del momento ed il legislatore di turno: spesso escono provvedimenti normativi che non si integrano uno con l'altro e anche con la giurisprudenza si fà fatica ad avere una "linea di tiro" corretta....
Ma questo vale per tutti i campi normativi.
Non avendo avuto mai alcun contatto con esse prima del servizio militare (non ho nemmeno cacciatori in famiglia...) non le avevo mai prese in considerazione, però poi al corso ufficiali, nel lontano 1990, ho dovuto per forza farmene una discreta indigestione.... dopo i primi timori - e devo dire che la prima volta che ho toccato il FAL ho pensato che quello strumento serviva a togliere delle vite umane dal mondo e ciò mi ha fatto venire un pò di groppo in gola


Ora ne ho una per lavoro (98FS) che porto dietro rarissimamente...
Tornando al discorso iniziale, come già accennato da altri, le norme sulle armi, ma in generale tutte le norme riguardanti la pubblica sicurezza, sono sempre un pò figlie del loro tempo, si può comprendere come una legge emanata in periodo di terrorismo possa stringere molto i cerchi su aspetti legati al possesso, detenzione e traffico di armi, che poi si mantengono nei tempi successivi. Stesso discorso vale per il controllo sull'identità delle persone ecc...
DIpende un pò qual'è l'emergenza del momento ed il legislatore di turno: spesso escono provvedimenti normativi che non si integrano uno con l'altro e anche con la giurisprudenza si fà fatica ad avere una "linea di tiro" corretta....
Ma questo vale per tutti i campi normativi.
- avvosaab
- Utente
- Messaggi: 3316
- Iscritto il: giovedì 17 marzo 2011, 19:47
- Località: Asti, Piemonte
Re: PERQUISIZIONI: Cosa dice la giurisprudenza e la legge?
Rockprogressivo, sono pienamente d'accordo con te
E sono ammirato (per quanto possa essere importante) del tuo atteggiamento verso le armi da fuoco.
Non è raro, però, devo dire, che da parte di appartenenti alle FFOO (che - gioco forza - hanno quotidianamente a che fare con esse), vi sia un atteggiamento quanto meno "prudente" verso questi strumenti (evidentemente l'addestramento, e la preparazione, anche psicologica, sortiscono il loro effetto
).
Ciò che mi ha colpito, di contro, è il tuo atteggiamento (dimostrato nel messaggio) che denota molta razionalità: mi par di vedere il ritratto di uno di quei "vecchi marescialli" di provincia di letteraria memoria, che preferiscono il dialogo e la persuasione al timore che incute l'arma d'ordinanza (anche se - purtroppo - la criminalità si è evoluta ed oggi non è raro assistere ad episodi di inaudita violenza gratuita, dove le parole non sortiscono effetto alcuno
).
Da parte mia, peraltro, non posso, dal punto di vista più squisitamente professionale, che convenire sul discorso che tu fai in tema di "legislazione populista", che segue gli umori della gente (per carità, se fosse per me, le armi le abolirei totalmente), perchè troppo spesso si tralascia quello che è (o dovrebe essere) il principio dell'offensività intrinseco di una condotta (che giustificherebe un inasprimento della normativa), per seguire il clamore mediatico di vicende che - invero - non suscitano tutto l'allarme sociale che i giornalisti vogliono far credere (per incrementare le vendite).
Credo che si dovrebbe (da parte del Legislatore), recuperare i ruoli che sono propri di ciascuna funzione (o potere) e non proporre leggi speciali sull'onda del "sentimento popolare", ma dopo un'attenta analisi delle conseguenze (immediate e mediate) che tali norme comportano (vedasi la questione dell'aggravante soggettiva della clandestinità, ma potrei parlare dello "stalking", e di altre normative la cui aplicazione ha e sta creando più problemi di quelli che vorrebe risolvere), ma credo di essere andato un po'OT, per cui chiudo.


E sono ammirato (per quanto possa essere importante) del tuo atteggiamento verso le armi da fuoco.
Non è raro, però, devo dire, che da parte di appartenenti alle FFOO (che - gioco forza - hanno quotidianamente a che fare con esse), vi sia un atteggiamento quanto meno "prudente" verso questi strumenti (evidentemente l'addestramento, e la preparazione, anche psicologica, sortiscono il loro effetto

Ciò che mi ha colpito, di contro, è il tuo atteggiamento (dimostrato nel messaggio) che denota molta razionalità: mi par di vedere il ritratto di uno di quei "vecchi marescialli" di provincia di letteraria memoria, che preferiscono il dialogo e la persuasione al timore che incute l'arma d'ordinanza (anche se - purtroppo - la criminalità si è evoluta ed oggi non è raro assistere ad episodi di inaudita violenza gratuita, dove le parole non sortiscono effetto alcuno

Da parte mia, peraltro, non posso, dal punto di vista più squisitamente professionale, che convenire sul discorso che tu fai in tema di "legislazione populista", che segue gli umori della gente (per carità, se fosse per me, le armi le abolirei totalmente), perchè troppo spesso si tralascia quello che è (o dovrebe essere) il principio dell'offensività intrinseco di una condotta (che giustificherebe un inasprimento della normativa), per seguire il clamore mediatico di vicende che - invero - non suscitano tutto l'allarme sociale che i giornalisti vogliono far credere (per incrementare le vendite).
Credo che si dovrebbe (da parte del Legislatore), recuperare i ruoli che sono propri di ciascuna funzione (o potere) e non proporre leggi speciali sull'onda del "sentimento popolare", ma dopo un'attenta analisi delle conseguenze (immediate e mediate) che tali norme comportano (vedasi la questione dell'aggravante soggettiva della clandestinità, ma potrei parlare dello "stalking", e di altre normative la cui aplicazione ha e sta creando più problemi di quelli che vorrebe risolvere), ma credo di essere andato un po'OT, per cui chiudo.
attuali:SAAB 9.5og I serie Estate 3.0t asimmetrico Griffin B308E 200 hp autom.4m my '00; SAAB 9.5og II serie Sedan 2.3TS AERO B235R Stage II 250 hp autom.5m my '02
+ qualcos'altro....
+ qualcos'altro....
- marcofinnista
- Socio
- Messaggi: 14752
- Iscritto il: lunedì 3 gennaio 2011, 22:27
- Località: Roma
Re: PERQUISIZIONI: Cosa dice la giurisprudenza e la legge?
Ragazzi bisogna purtroppo prendere atto che la galanteria del maresciallo di provincia d'un tempo fa parte di un'altra societa', oggi l'approccio della criminalita' verso i comuni e tranquilli cittadini è molto diverso...e' pieno di delinquenti pronti ad entrarti in casa nonostante ci siano luci accese e i proprietari dentro, pronti ad ammazzarti ed a pestare tua moglie ed i tuoi bambini se non hai soldi o oggetti di valore per soddisfare le loro richieste, quindi in virtu' di cio' il nostro rapporto con le armi, anche se fonte di pericolo e di problemi, va necessariamente riconsiderato. Ai miei ex dirimpettai è accaduto diverse volte in dieci anni di svegliarsi con una pistola ficcata in bocca di vedere i propri figli minacciati con le armi e la propria mogle pestata per farle aprire la casseforte e non è affatto bello....certe cose non si vedono solo in tv ma accadono molto + spesso di quanto lo si possa immaginare. Se la giustizia fosse + efficente ed il braccio della legge facesse sentire la sua forza staremmo tutti + tranquilli e molte persone non sentirebbero la necessita' di detenere armi da fuoco.
ATTUALI: - 9.5og 2.0T Wagon stage4, 9.3OG cabrio 2002 Anniversary b20X stage3, AUDI TT8N 1.8T, AUDI A3 8P 1.6TDI
EX: 9.3OG Stg4, C900EP cabrio 1991 - 900talladega stg4 - 900NG Aero Stg3 - 993SE 2.0T (Taliaferro stg1) - 9.5 2.0t '98 - 9.3 NG 2.2Tid '03 - 9000CSE2.0T'93 the best
EX: 9.3OG Stg4, C900EP cabrio 1991 - 900talladega stg4 - 900NG Aero Stg3 - 993SE 2.0T (Taliaferro stg1) - 9.5 2.0t '98 - 9.3 NG 2.2Tid '03 - 9000CSE2.0T'93 the best
- avvosaab
- Utente
- Messaggi: 3316
- Iscritto il: giovedì 17 marzo 2011, 19:47
- Località: Asti, Piemonte
Re: PERQUISIZIONI: Cosa dice la giurisprudenza e la legge?
Marco, se da un certo punto di vista non posso che darti ragione (purtroppo vedo tutti i i giorni di persona questioni come quelle di cui tu parli: atti di violenza gratuiti, rapine, pestaggi ecc.), dall'altra non posso essere d'accordo con te in relazione ad una "generalizzazione" dell'uso delle armi.
Voglio solo farti un esempio pratico: negli USA, dove la Costituzione afferma il diritto di ogni cittadino a portare un'arma (per difendersi dal re d'Inghilterra, SIC!!), e dove la tutela della proprietà privata giunge al punto da prevedere il "tresspassing", cioè il diritto di tutelare la propria proprietà non soltanto dal ladro, ma dall'"invasore" (inteso come chiunque possa anche solo entrare nella tua proprietà), vi sono Stati in cui è lecito sparare a chiunque minacci soltanto la proprietà privata (giungendo a legalizzare l'omicidio del soggetto che anche solo si avvicina furtivamente alla tua auto).
Ora, io non voglio dire che si debba arrivare a questo Far West, ma voglio solo farti notare che la generalizzazione dell'uso delle armi porta a tutti la possibilità di dotarsene (vedi gli USA, per esempio, dove è possibile acquistarle anche per corrispondenza, e dove sono vendute nei supermercati, al pari dei surgelati, ed infine dove chiunque vada ad acquistare un'arma deve solo esibire un misero permesso che si ottiene compilando una semplice domanda), con conseguente possibilità che gente che non ha nè la dimestichezza nè la capacità, nè la preparazione psicologica, possa avere in mano questo micidiale arnese, con tutte le conseguenze del caso.
Quanto poi al discorso della Giustizia, voglio solo ricordarti il principio costituzionale della finalità rieducativa della pena, ovvero della necessitàò che la pena non diventi un'afflizione, ma un percorso rieducativo (è ovvio che è meglio rieducare che reprimere, poichè una persona repressa tenderà a volersi vendicare della società ,una persona rieducata si reinserirà nella società); quindi voglio ricordarti il principio di non colpevolezza (ovvero di presunzione d'innocenza), che lungi dall'essere un'assicurazione d'impunità sono invece la base ed il fondamento di un giusto accertamento della verità, e di una sanzione che deba essere effettivamente proporzionata all'entità del fatto commesso.
Guarda, io ti dico ciò (e ne sono fermamente convinto) nonostante abbia subito un furto in casa un paio di giorni fa, perchè, se da una parte è giustoche il colpevole abbia una pena per quanto commesso, non è giusto arrogarsi il diritto di comminare una pena perpetua, per di più senza processo (ed ammazzare una persona, perchè si ha un'arma, trasforma il cittadino in Giudice e carnefice).
Voglio solo farti un esempio pratico: negli USA, dove la Costituzione afferma il diritto di ogni cittadino a portare un'arma (per difendersi dal re d'Inghilterra, SIC!!), e dove la tutela della proprietà privata giunge al punto da prevedere il "tresspassing", cioè il diritto di tutelare la propria proprietà non soltanto dal ladro, ma dall'"invasore" (inteso come chiunque possa anche solo entrare nella tua proprietà), vi sono Stati in cui è lecito sparare a chiunque minacci soltanto la proprietà privata (giungendo a legalizzare l'omicidio del soggetto che anche solo si avvicina furtivamente alla tua auto).
Ora, io non voglio dire che si debba arrivare a questo Far West, ma voglio solo farti notare che la generalizzazione dell'uso delle armi porta a tutti la possibilità di dotarsene (vedi gli USA, per esempio, dove è possibile acquistarle anche per corrispondenza, e dove sono vendute nei supermercati, al pari dei surgelati, ed infine dove chiunque vada ad acquistare un'arma deve solo esibire un misero permesso che si ottiene compilando una semplice domanda), con conseguente possibilità che gente che non ha nè la dimestichezza nè la capacità, nè la preparazione psicologica, possa avere in mano questo micidiale arnese, con tutte le conseguenze del caso.
Quanto poi al discorso della Giustizia, voglio solo ricordarti il principio costituzionale della finalità rieducativa della pena, ovvero della necessitàò che la pena non diventi un'afflizione, ma un percorso rieducativo (è ovvio che è meglio rieducare che reprimere, poichè una persona repressa tenderà a volersi vendicare della società ,una persona rieducata si reinserirà nella società); quindi voglio ricordarti il principio di non colpevolezza (ovvero di presunzione d'innocenza), che lungi dall'essere un'assicurazione d'impunità sono invece la base ed il fondamento di un giusto accertamento della verità, e di una sanzione che deba essere effettivamente proporzionata all'entità del fatto commesso.
Guarda, io ti dico ciò (e ne sono fermamente convinto) nonostante abbia subito un furto in casa un paio di giorni fa, perchè, se da una parte è giustoche il colpevole abbia una pena per quanto commesso, non è giusto arrogarsi il diritto di comminare una pena perpetua, per di più senza processo (ed ammazzare una persona, perchè si ha un'arma, trasforma il cittadino in Giudice e carnefice).
attuali:SAAB 9.5og I serie Estate 3.0t asimmetrico Griffin B308E 200 hp autom.4m my '00; SAAB 9.5og II serie Sedan 2.3TS AERO B235R Stage II 250 hp autom.5m my '02
+ qualcos'altro....
+ qualcos'altro....
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 8 ospiti