mi inserisco in questa discussione per portare una esperienza diretta in tema digitale terrestre: per lavoro sono stato incaricato dalla mia amministrazione a partecipare ad un incontro svolto presso la provincia di Ge sul tema switch off e dtt.
Premetto che non è assolutamente il mio settore, ma tuttavia in un piccolo comune si fanno mille cose e le responsabilità che si hanno non sono solo quello per cui sei stato assunto ma le più disparate e tra queste per me sono comparse le ICT. Questo per dire che andavo lì veramente all'oscuro di tutto.
I partecipanti erano gli enti locali (soprattutto i piccoli comuni), i rappresentanti delle piccole emittenti locali, le associazioni di categoria degli antennisti, le associazioni dei consumatori ecc...
E' emerso che:
- un territorio come quello genovese (e ligure in generale) è difficle da coprire (ma questo si sapeva già perchè alcuni paesini tuttora non ricevono tutti i canali nazionali)
- i comuni e soprattutto molte associazioni locali (spesso con contributi comunali) si fanno carico, ad oggi, di mantenere in vita i ripetitori che possano distribuire il segnale negli anfratti collinari dove la popolazione richiede la ricezione.
- molte piccole emittenti locali partecipano al mantenimento dei costi di questi apparecchi perchè il loro obiettivo è quello di espandersi sul territorio locale, diversamente dal grande network che punta più alla massa.
Fin'ora la cosa certa qui in liguria è che ad ottobre ci sarà il famigerato switch off, per il resto si brancola ancora nel buio: nel senso che le piccole emittenti stanno ancora aspettando le frequenze da parte dell'autorità nazionale (credo AGCOM) e hanno davvero l'incertezza del loro futuro, diversamente dai grandi network.
Da ciò ne deriva che se queste stazioni non possono più trasmettere non trova più riscontro il mantenimento dei piccoli ripetitori locali e pertanto le amministrazioni locali si trovano a dover decidere se spendere o meno dei soldi per l'aggiornamento di tali apparecchiature che potrebbero poi non essere utilizzate.
Tra l'altro un grosso problema deriva dal fatto che in periodi come questi dove il piccolo comune dell'entroterra non ha i soldi per togliere la neve dalle strade, figuriamoci se deve impiegare risorse per un ripetitore.
Il rischio preannunciato è che nei primi periodi in certe zone ci possa essere un vero e proprio black out televisivo.
Una domanda spontanea emersa dalla platea è stata proprio quella qui rappresentata: ma era proprio necessario??
Insomma, da privato cittadino non pensavo che dietro ci fosse tutto sto casino (che ripeto, forse per le grandi città è mitigato), mentre da dipendente pubblico penso "bella sta cosa, ma alla fine tocca all'ultima amministrazione della catena mettere mano al portafoglio" - quindi alla fine a tutti noi - perchè poi sarà il comune che farà da front end col cittadino che si lamenterà quando non vedrà più beautiful con gravi ripercussioni esistenziali...
mah...
ah, poi quello che penso della televisione .....
