Luca, secondo me l'hai presa "alla rovescia"; mi spiego:
Sei partito dal presupposto (almeno cosi' a me e' sembrato) che il motore marino, cosi' com'e', debba girare all 100% del regime ammissibile e quindi potrebbe aver bisogno di "cambiare marcia".
Invece i motori marini (o "marinati"

) hanno la potenza massima "piu' in basso" rispetto a quelli automobilistici per poter girare meno ed essere piu' affidabili pur tenendo la potenza massima per lunghi periodi (ore ed ore...).
L'elica (che girando in un fluido fa gia' da frizione) viene scelta del "passo" opportuno per avere la massima efficienza alla potenza massima del motore (cioe' l'elica ha un'efficienza massima ad UN proprio regime di rotazione).
Se tu aggiungi un cambio, aggiungi peso, costo e possibilita' di rotture.
Poi che fai, cambi marcia e appena "stacchi", la barca tende a rallentare per l'attrito con l'acqua come se tu andassi in auto in salita o col freno a mano tirato, quindi dovrebbe essere una "seconda" molto vicina alla prima;
Ammesso di riuscire a cambiare, il motore va giu' di giri, quando risale (in "seconda") spinge l'elica a girare ancora piu' veloce, ma a quel punto l'elica puo' iniziare a cavitare (girare a vuoto)... allora ti ci vorrebbe un'elica a passo variabile... buonanotte, aggiungi peso e diminuisci affidabilita'...
Senza pretesa di scientificita', un po' in mare ci sono stato anch'io, i motivi "storici" che limitano l'uso dei cambi in mare all' 1% o meno dei casi, penso che siano stati questi.
Per quell'1% i cambi si usano,
a due marce (Volvo Penta)
http://www.stepdrive.co.uk/StepdriveIT.htm (buffissima la traduzione italiana)
a tre marce
http://boostpower.com/v-drive-3-speed-t ... -1517.html
e anche a quattro!
http://www.weismann.net/offshore.html
A proposito di "affidabilita'" devo dire che, per quanto in auto amo il motore a benzina, in mare preferisco il gasolio.
Il bestione 5.000cc da 200cv o i due motori da 150cv a benza di un paio di imbarcazioni paterne (primi anni '70) soffrivano sempre la salsedine e andavano bene solo per "giretti" sottocosta.
Tutt'altra storia coi motori a gasolio (con iniezione meccanica) che, una volta messi in moto non li fermi piu'...
Anche qui con le opportune differenze, tra i Fiat Aifo che mangiavano cinghie a ripetizione e i Volvo Penta che erano dei veri muli inarrestabili.
Che tuffo nel passato!
