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Messaggio da leggere
da huskywr240 » mercoledì 18 agosto 2021, 2:04
Partiamo da un dato di fatto, la gente non vuole spendere e quindi anche per auto recenti appena finita la garanzia per tagliandi e riparazioni vanno da meccanici generici piu' economici di una vera concessionaria del marchio, vanno solo se costretti, magari per lavori dove si deve conoscere la macchina al 100% per risolvere un problema o perche' serve il tester apposito per diagnosi e programmazione centraline.
Quindi si dovran avere questo tester e una profonda conoscenza delle Saab in ogni caso.
Alla gente che comunque non andrebbe in una conce ufficiale uniamo il fatto che ci son poche Saab, quindi lavorare solo con le Saab darebbe ben poco lavoro come manutenzione sui mezzi, tutte le conce Saab o hanno chiuso o fanno assistenza anche per altri marchi, quando capitano le Saab e' una parte minore del lavoro.
Se invece si pensa a questo come una possible fonte di entrate in ogni caso e non quella esclusiva allora ok, puntando appunto a restaurare Saab fuori uso per rimetterle su strada come quasi nuove rivendendole.
Sta da vedersi a questo punto quanto costerebbe una di queste Saab prese da rottamare o quasi dovendo rifare carrozzeria, interni, motore e meccanica in generale essendo spesso molto vecchie e usurate e il prezzo di vendita per rientrare e guadagnare abbastanza per stare aperti e viverci senza dover tirare la cinghia.
Gia' il prezzo di vendita farebbe capire se queste auto avrebbero o meno mercato e comunque sarebbero auto unicamente storiche non utilizzabili ogni giorno in seguito per le nuove normative sull'inquinamento, son pur sempre auto che si son fermate a livelli emissioni piu' vecchi che vengono sempre piu' limitati.
Le generazioni avanzano e quindi forse gente piu' giovane punterebbe ad altro di piu' recente non conoscendo il marchio, senza contare l'ultima incognita, anzi, la piu' importante, ovvero il cambio radicale di rotta del mercato automobilistico che ci sara' a breve con lo stop della produzione di auto a benzina/gasolio.
Fatto questo rimarranno in giro comunque quelle vendute, ma andranno a ridursi con gli incentivi per rottamarle sull'elettrico e sicuramente inizieranno a imporre limiti alla circolazione, tasse e balzelli, quindi volendo potranno ridurre drasticamente nel giro dei prossimi 10 anni il parco auto circolante.
Chi vorra' una macchina a benzina potra' usarla solo come auto storica nel weekend e non come mezzo di uso normale quotidiano, cosa che ridurra' drasticamente ancora di piu' i possibili acquirenti.
A questo uniamo un'altra conseguenza, riducendosi le auto a carburante chiuderanno man mano sempre piu' punti rifornimento e quelli rimasti alzeranno molto il prezzo del carburante avendo maggiori costi di produzione a fronte di una netta minore richiesta, quindi per assurdo saranno le auto a benzina ad avere meno autonomia di quelle elettriche, ad esempio rimarranno aperti distributori solo nelle grandi citta' e pochi su autostrade rendendo impossibile spostarsi come si vuole, un po' come succede oggi con le auto elettriche che hanno autonomia limitata e alto rischio di restare a piedi essendoci pochi punti di rifornimento inesistenti del tutto in certe zone.


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